Solo noi possiamo Sos-Tenerli = Prenderli per mano nel momento del SOS
Carlotta: “Papà, mi dispiace per come sono andate le verifiche di matematica e inglese. Sei deluso?”
Papà: “No, Carlotta, non sono deluso. Le verifiche sono solo un momento per imparare. Dobbiamo capire cosa non ha funzionato e riprovare la prossima volta.”
Carlotta: “Ma papà… era la verifica FINALE.”
Papà: “Carlotta, non esistono verifiche finali nella vita. Il prossimo anno, in prima media, avrai l’ultima verifica dell’anno. Poi, in seconda media, avrai l’ultima verifica dell’anno. E quando lavorerai, avrai l’ultimo progetto dell’anno lavorativo. Ma ricorda, tutto ricomincerà. Avrai prove e verifiche finché vivrai.”
Finché viviamo, la vita è un gioco infinito, come dice Simon Sinek.
Questo concetto può sembrare fantastico solo sulla carta, ma io credo fermamente nella sua applicazione nella nostra vita quotidiana. Non dobbiamo mai scattare il fucile del giudizio o della delusione, ma piuttosto concentrarci sull’ascolto e sul sostegno reciproco.
Solo noi, giorno dopo giorno, azione dopo azione, ascolto dopo ascolto e parola dopo parola, possiamo allevare i nostri figli per affrontare la vita, superando le delusioni, l’inadeguatezza e il senso di colpa. Dobbiamo dar loro fiducia, sostenerli e prenderli per mano, facendo loro capire che ogni giorno è una nuova opportunità di ricominciare. Basta analizzare, fare pulizia e riorganizzare le azioni.
Carlotta, voglio chiederti qual è la soluzione secondo te. Perché pensi che le verifiche non siano state all’altezza?
Carlotta: “Papà, la maestra entrava e usciva dalla classe e ogni volta c’era un rumore che mi distraeva.”
Papà: “Carlotta, non possiamo sempre dare la colpa agli altri. Ma cosa pensi che potrebbe aiutarti a essere più concentrata in classe durante le verifiche?”
Carlotta: “Papà, se mi presti dei tappini per le orecchie, quelli che si usano in piscina, posso metterli durante le verifiche per avere più silenzio?”